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Latest News and Updates

  • Sistema Mi-Si Acoustic Trio

    Sistema Mi-Si Acoustic Trio

    Introducing Mi-Si Acoustic Trio system featuring LR Baggs piezo pickup: it was introduced to me by Fabio Molinelli when we were planning the details for my custom acoustic solid body guitar.

    Electronics and woods play an important role in determining the way a guitar will sound and this case was a very good one! I love the way the Mi-Si interacts with the natural characteristics of this guitar!

    The audio recording for this video was done with: Reference Cables RIC 01 A (unbalanced cable for acoustic instruments), RMC S01 microphone cable, Reference passive DI box, TC Electronic Konnekt 24D audio card, Presonus Studio One 4 Daw.

    Guitars in this video have been very slightly equalized (they are actually close to flat..), have no compression and a touch of reverb.

    Thanks to Music Gallery for its technical support with Mi-Si device.

    Music Gallery

    Molinelli guitars

    Mi-si

    Reference Cables

  • Reference Cables “QU4TTRO”

    Reference Cables “QU4TTRO”

    cavo multipolare per chitarra

    Novità in ambito di cablaggi per chitarra dal mondo di Reference Cables!

    Sono lieto di essere il portavoce per questa nuova soluzione per il collegamento di pedaliere e amplificatori per chitarra: da tempo avevo condiviso con Reference alcune idee per ottimizzare questo genere di collegamenti e ora, con l’inizio del nuovo anno, le fantasie sono divenute realtà con il cavo multipolare “Qu4ttro”!

    Photo by Egidio Vergani

    In un unica frusta è possibile avere tre linee audio sbilanciate con qualità affine al cavo Ric01 (il cavo che utilizzo ormai da anni come standard sia live che in studio), 1 linea di controllo che può essere configurata o come connessione Midi o come connessione jack per controllare il cambio canale dell’amplificatore combinabile  ad una eventuale linea che può portare un alimentazione a bassa tensione per le pedaliere di controllo switching.

    Il “Qu4ttro” permette quindi di aver una rapidità estrema nell’allestimento e una garanzia sulla stabilità e durevolezza delle connessioni dovute alla notevole cura messa da Reference nella costruzione fisica del cavo: il multipolare è infatti solidissimo e non mostra alcuna timidezza nell’essere maneggiato o calpestato! Proprio per questo va comunque tenuto in considerazione l’aspetto del peso del cavo ed è quindi importante ancorare la parte del cavo che sale verso l’amplificatore per non correre nel rischio di strozzare le parti terminali dei jack.

    La colorazione della guaina è particolare perché, con la sua particolare tonalità di azzurro, è sempre visibile anche in condizioni di scarsa illuminazione: questo può essere un altro aspetto interessante perchè, nel caso di palchi poco illuminati, si potrà sempre essere in grado di identificare e maneggiare il caso (per esempio nella fase di load out).

    Concludo dicendo che sono rimasto notevolmente impressionato dalla qualità audio del cavo, la timbrica e la dinamica del suono sono davvero elevati! infatti,proprio per la tipologia di realizzazione del cavo che vede tutti i conduttori fermamente ed elasticamente bloccati, sia la risposta in frequenza che il rapporto segnale/rumore (nonché la reiezione da interferenze elettromagnetiche) sono davvero di alto livello!!!

  • Nuova pubblicazione per Angarthal – 2020

    Nuova pubblicazione per Angarthal – 2020

    After the release of “Uranus and Gaia”, guitar player and singer Steve Angarthal turns the wheel of his solo project Angarthal towards the Blues genre, with the release of the single “Hard Times Shuffle”.

    Released on 22nd November 2019 by label Asgardh Music, the song is part of a few summer recording sessions with the new line up: still on board is bass player Angelo Perini, drums are now under young talented Jody Brioschi and Hammond parts are again in Larsen Premoli hands!
    This tune is released while waiting for the upcoming new Heavy Rock chapter planned for spring 2020. It sets itself as a window on a musical genre belonging to many artists and which, in the case of Steve Angarthal, has also been brought live with the show “From Mississippi to Thames”; a musical journey through the evolution of the Blues from its early stages up to the 70’s British scene.

    Recorded, mixed and mastered at RecLab Studios by Larsen Premoli and Steve Angarthal
    Music and Lyrics by Steve Angarthal
    Illustration by Gianni Corrado – 8460

    Band line-up
    Steve Angarthal – Vocals and Guitars
    Angelo Perini – Bass
    Larsen Premoli – Organ and Percussions
    Jody Brioschi – Drums

  • Pubblicato nuovo singolo di Angarthal

    Pubblicato nuovo singolo di Angarthal

    A new adventure in  Rock Blues territory”

    After the release of “Uranus and Gaia”, guitar player and singer Steve Angarthal turns the wheel of his solo project  Angarthal towards the Blues genre, with the release of  the single “Hard Times Shuffle”.

    Released on 22nd November 2019 by label Asgardh Music, the song is part of a few summer recording sessions  with the new line up: still on board is bass player Angelo Perini, drums are now under young talented Jody Brioschi and Hammond parts are again in Larsen Premoli hands!

    This tune is released while waiting for the upcoming new Heavy Rock chapter planned for spring 2020. It sets itself as a window on a musical genre belonging to many artists and which,  in the case of Steve Angarthal, has also been brought live with the show “From Mississippi to Thames”; a musical journey through the evolution of the Blues from its early stages up to the 70’s British  scene.

    Recorded, mixed and mastered at RecLab Studios by Larsen Premoli and Steve Angarthal
    Music and Lyrics by Steve Angarthal
    Illustration by Gianni Corrado – 8460
    Video recording,editing and post-production by Larsen Premoli at RecLab Studios

     

    Band line-up
    Steve Angarthal – Vocals and Guitars
    Angelo Perini – Bass
    Larsen Premoli – Organ and Percussions
    Jody Brioschi – Drums

  • Purple Sky: foto dal vivo

    Purple Sky: foto dal vivo

    Alcune foto scattate da Ottomila460 all’esibizione del 01 March 2019 !

    • by Ottomila460
  • Purple Sky: “the 70’s Legacy show”

    Purple Sky: “the 70’s Legacy show”

    Il 1 Marzo, presso il locale HI Folks di Vittuone (MI), prenderà vita il nuovo spettacolo realizzato da Steve che vuole celebrare il periodo storico delle due formazioni Mark II e III della famosa band inglese Deep Purple!
    Verrà proposta una selezione di brani tratti dalla discografia che va dal disco “In Rock” fino a “Stormbringer”.

    la band è composta da:

    Alberto Drago – voce
    Steve Angarthal – chitarra
    Larsen Premoli – tastiere
    Angelo Perini – basso
    Marco Di Salvia – batteria

    per ulteriori informazioni sul progetto è possibile seguire questo link

  • Nuovo videoa breve!

    Nuovo videoa breve!

    In the next days a new Angarthal video will be released!
    It will be not taken from the last cd “Uranus and Gaia”, but it belongs to a new chapter of Steve Angarthal’s productions…
    stay tuned!

  • Eye for an eye it’s metal hammer top album!

    Eye for an eye it’s metal hammer top album!

    di .

    Pino Scotto è incazzato, ma questa non è una novità. E non nego che un po’ incazzato a questo giro lo sono pure io. Incazzato quando vedo il buon Pino lanciare i suoi strali televisivi verso politici, talent e affini, e il modo con cui questi suoi strali vengono spesso e volentieri strumentalizzati. Perchè l’ex frontman dei Vanadium da persona schietta e senza filtri non ha timore di dire la sua anche in modo diretto e decisamente colorito, rischiando però di diventare una sorta di “macchietta”, di “santone televisivo” con l’aspetto musicale che inevitabilmente finisce per passare in secondo piano.

    Ed è un peccato, questo, perché dischi come ‘Eye For An Eye’ parlano da soli, incanalano nella musica e nei testi tutta la rabbia del loro autore ma, cosa più importante, ci regalano momenti di grande rock, quello più genuino, senza troppi fronzoli, tutto cuore, sudore e attitudine a mille. Perché con ‘Eye For An Eye’ si spengono per una volta le telecamere e si accendono i riflettori su un musicista che mandata affanculo l’idea di gettare la spugna e godersi la meritata pensione, si rituffa nel suo mondo, con una grinta rara anche in molti ventenni, ed una voglia di spaccare che dovrebbe fungere da esempio a molti parvenu della nuova generazione.

    Ogni pezzo che va a comporre questo disco è a modo suo un pugno nello stomaco all’ascoltatore e un invito ad attaccare il cervello e iniziare a ragionare con la propria testa. È rabbia pura riversata in un sound che torna ad attingere a piene mani da quell’hard rock settantiano del quale il nostro Pino è da sempre fervido predicatore. Non a caso l’attacco dell’opener ‘Eye For An Eye’ lascia ben pochi dubbi sul match che andremo ad affrontare, flavour purpleiano, l’ascia dell’inseparabile Steve Angarthal a dipingere soli infuocati e il singer partenopeo a urlare tutta la sua rabbia senza alcun freno e con quell’ “eye for an eye” urlato nel coinvolgente chorus che va ad assumere i connotati di una minaccia.

    Rallentano i tempi e si approda ad un blues cadenzato con la successiva ‘The One’, pezzo sornione graffiato dalla voce al vetriolo di Scotto che pare qui voler prendere fiato prima di tornare a lanciare i suoi strali con l’esplicita ‘One Against The Other’, ancora una traccia veloce ancorata all’hard rock più classico, una formula che si ripete con successo nella successiva ‘Two Guns’, un hard’n’heavy divertente che da un lato strappa un sorriso con il suo incidere sculettante e dall’altro solleva l’annoso problema della legittimità o meno dell’autodifesa, resa più semplice con una pistola come amica…

    Con ‘Cage Of Mind’ si arriva ad uno dei migliori lavori del lavoro, un pezzo che si estranea momentaneamente dal mood del disco, puntando tutto sul feeling e lasciando trasparire la perfetta alchimia tra la voce di Scotto e la chitarra di Angarthal, qui davvero sopra le righe.

    Un altro degli highlight di questo lavoro porta il titolo di ‘Crashing Tonight’, traccia impreziosita dall’armonica di Fabio Treves e rivolta ad un sound polveroso tipico del southern rock, mentre da brividi è ‘Angel Of Mercy’, una power ballad dedicata alla mamma del cantante scomparsa due anni or sono.

    La corsa senza freni riparte subito con ‘Looking For A Way’, una pallottola impazzita che ci ritrascina nella bolgia del rock più crudo, annaffiato di burbon e irritato dal fumo dell’ennesima Chesterfield.

    Si trova pace con la successiva ‘Wise Man Tale’, già proposta dai Fire Trails su ‘Third Moon’ ma qui riletta in una veste nuova dall’affascinante flavour celtico in un crescendo emozionale senza eguali, quindi finale affidato come giusto che sia a quel torrido rock che ha fatto da filo conduttore a tutto il lavoro, rock che passa da una divertente cover di ‘There’s Only One Way To Rock’ di Sammy Hagar, e dalla riproposizione del bluesaccio firmato ‘The Allman Brothers ‘One Way Out’, una sorta di tacito ringraziamento del buon Pino agli ascoltatori che lo hanno accompagnato sino alla fine di questo percorso, e a quelle band (e quegli stili) che ne hanno indicato il cammino.

    Un cammino che diverte e fa pensare, che scuote e esorta, schiaffeggia ed emoziona… proprio come deve essere il rock, ma quello fatto bene…

    METAL HAMMER

  • Pino Scotto- imminente album

    Pino Scotto- imminente album

    E’ imminente l’uscita del nuovo disco di Pino Scotto dal titolo “Eye for an eye” pubblicato da Nadir Music.

    Il disco è stato suonato interamente dalla line up che ha accompagnato tutto il tour di Live for a dream (Steve Angarthal, Dario Bucca e Marco Di Salvia) e vede la partecipazione di Fabio Treves all’armonica in un paio di brani.

    L’apporto di Steve a quest’ultimo lavoro è notevole avendo curato molti aspetti della produzione (scrittura dei brani, arrangiamenti e registrazione).

    Per il lato esecutivo, oltre alle chitarre elettriche ed acustiche, Steve Angarthal si è inoltre occupato di tutte le tastiere e il lavoro corale portando il suo contributo stilistico alla realizzazione del disco che, mantenendo la direzione intrapresa da Pino Scotto nelle ultime produzioni, si arricchisce dei tratti epic-prog che si potevano già sentire nel disco Uranus and Gaia dello stesso Angarthal.

    Eye for an Eye, registrato all’Asgardh Music Studio di Milano da Steve Angarthal, è stato mixato e masterizzato da Tommy Talamanca (Sadist) ai Nadir Music Studios di Genova e sarà disponibile dal 20 Aprile sia in Italia che all’estero sia in formato fisico – in tutti i negozi di dischi – che in download/digital streaming su tutte le principali piattaforme. A corredo poi dell’uscita, in arrivo come sempre un corposo tour di supporto che partirà il 6 Aprile da Pistoia.

  • Sea of Tranquillity

    Sea of Tranquillity

    Angarthal: Uranus And Gaia

    Italian guitarist Steve Angarthal (Fire Trails, Dragon’s Cave) looks after not only the guitar but also the vocals and the majority of bass and keyboards on his new project Angarthai and the album Uranus And GaiaUranus And Gaia includes songs that were inspired by Greek and Celtic mythology and biblical symbolism, and music wise that inspiration comes from rock, metal and classical music. I do have to question as to whether it was the best decision for Steve Angarthal to take on the vocals, as Uranus And Gaia would have benefited if he had handed the vocal duties over to someone more suited, this is the one area where I just find Uranus And Gaia to be lacking. Others may very well find that appeal but while the vocals are best summed up as satisfactory they aren’t up to the same level as the musical component. So then I don’t have any such issues with the musicianship throughout this album and the striking instrumentals are where I found the most appeal as “Leviathan Rising”, “Miles In The Desert” and the vibrant “Wielders Of Magic” with its acoustic touches that work so well with the heavier input. They showcase what a talented and adaptable guitarist Steve really is not to mention his skills as a composer if only there were more of these then my score would be more of a reflection on how good they truly are. In closing if you appreciate the work of a great guitarist as Steve Angarthal sure is that, then maybe you should give the album a go as Uranus And Gaia may very well click for you where it hasn’t for me.

    Track Listing
    1. Punch
    2. Uranus And Gaia
    3. Morrigan
    4. Sailing At The End Of The World
    5. Leviathan Rising
    6. Holy Grail
    7. Miles In The Desert
    8. Unbroken
    9. The Abyss Of Death
    10. Wielders Of Magic
    11. A Lie
    12. After The Rainproof
    13. Losing My Direction

    Added: July 3rd 2016
    Reviewer: Scott Jessup

  • Metal Eyes

    Metal Eyes

    ANGARTHAL – URANUS AND GAIA

    OTTIMO LAVORO, CONSIGLIATO SIA AI VECCHI ROCKER CHE ALLE NUOVE LEVE, CHE SI TROVERANNO AL COSPETTO DI QUANTA MAGIA PUÒ SCATURIRE DALL’ATTEMPATO MA IMMORTALE HARD & HEAVY DI SCUOLA CLASSICA, SPLENDIDAMENTE INTERPRETATO DA QUESTO PROTAGONISTA DELLA SCENA TRICOLORE.

    ALBERTO CENTENARI  

    Non sono pochi i guitar heroes nostrani che si cimentano in album solisti dove ovviamente la protagonista assoluta è la loro sei corde.

    Opere che a discapito del mero shred lasciano all’ascoltatore l’impressione di essere al cospetto di artisti completi, ottimi logicamente a livello strumentale ma non male neppure alle prese con il songwriting.
    Arriva a noi dopo il bellissimo lavoro di Raff Sangiorgio, axeman della metal band estrema Gory Blister, il lavoro solista di Angarthal, chitarrista di Fire Trails, Dragon’s Cave, Rezophonic e Pino Scotto.
    Aiutato in qualche brano da altri musicisti come Luca Saja (Dragon’s Cave), Angelo Perini (Fire Trails), Mauri Belluzzo (Alchemy Divine) e Sergio Pescara (Groovydo), ma di fatto da considerarsi una one man band, visto che il musicista nostrano si occupa di basso, tastiere, voce ed ovviamente chitarra, Uranus And Gaia risulta un bellissimo album incentrato sull’hard & heavy classico, ben rappresentato dalla forma canzone ed assolutamente fuori da ogni mero virtuosismo fine a se stesso.
    Certo la bravura di Anghartal è risaputa e non manca di brillare in questa raccolta di brani, dal sound vario e dall’ottima presa.
    Oltre alla chitarra, non mancano atmosfere tastieristiche di scuola Rainbow, valorizzate dall’ottima prestazione del nostro dietro al microfono, maschio, grintoso e perfettamente a suo agio con partiture tutto meno che facili.
    Non siamo di fronte ad un album innovativo, Uranus And Gaia vive delle atmosfere care al metal più nobile suonato negli anni ottanta, ma la carica epica e sontuosa di molte delle songs presenti non può che fungere da gradito regalo ad ogni metal/rocker che si rispetti.
    Più di un’ora in compagnia del classico hard & heavy, accompagnato da spumeggianti brani dai chorus grintosi ma eleganti (Rainbow, Dio, e qualche spunto del Malmsteen meno egocentrico) e tre strumentali, in cui il chitarrista nostrano non manca di stupire, senza diventare prolisso nelle scale su e giù per il manico della sei corde (bellissime Leviathan Rising e Wielders Of Magic).
    Non manca la ballatona d’ordinanza (Losing My Direction), lasciata giustamente alla fine dell’opera ed almeno altre tre songs da spellarsi le mani in applausi, la title track, l’epica Sailing At The End Of The World e la Dio oriented After The Rain.
    Ottimo lavoro, consigliato sia ai vecchi rocker che alle nuove leve, che si troveranno al cospetto di quanta magia può scaturire dall’attempato ma immortale hard & heavy di scuola classica, splendidamente interpretato da questo protagonista della scena tricolore.

    TRACKLIST
    01. Punch
    02. Uranus And Gaia
    03. Morrigan
    04. Sailing At The End Of The World
    05. Leviathan Rising
    06. Holy Grail
    07. Miles In The Desert
    08. Unbroken
    09. The Abyss Of Death
    10. Wielders Of Magic
    11. A Lie
    12. After The Rain
    13. Losing My Direction

    LINE-UP
    Steve Angarthal – Guitars, Keyboards, vocals, Bass
    Luca Saja – Drums
    Angelo Perini – Bass
    Mauri Belluzzo – Keyboards
    Sergio Pescara – Drums

  • Le Trottoir – foto dal vivo

    New live shots taken by Gianni Corrado @ Le Trottoir for “From Mississippi to Thames” 18/08/2017 show!