accordo.it: La cura del suono


Steve Angarthal è un chitarrista rock di grandissima esperienza. Veterano di Shg come dimostratore per Masotti e Reference è un vero cultore del suono di chitarra. Nelle sue demo sa addentrarsi e coinvolgere come pochi l’audience sul tema della cura del suono e sul valore di una catena chitarra, cavo, ampli, effetti efficace in ogni anello.

Hai una grande esperienza come dimostratore. Ricordo delle tue demo per Reference in cui facevi veramente entrare la gente nel cuore del discorso “cura del suono”. Spesso non suonavi nemmeno su basi, concentrandoti sulla voce pura dello strumento…
Ti ringrazio per il tuo apprezzamento! Effettivamente la mia collaborazione con Reference Laboratory e Masotti guitar Devices nasce proprio per una comune visione e passione per la musica e sulla natura del suono.
Il mio primo step fu cercare di dominare lo strumento da un punto di vista tecnico e poi espressivo e nel cammino lungo che si deve compiere per raggiungere questo obiettivo, si impara ad apprezzare anche ciò che sta intorno e completa la performance e la resa timbrica di un musicista. Tutti sanno che una chitarra di qualità è la prima cosa di cui ci si deve munire: in realtà il cablaggio e il sistema di amplificazione sono altrettanto importanti e per un chitarrista elettrico, direi fondamentali!
Così puoi immaginare che piacere e onore sia per me essere il portavoce di realtà così forti! L’entusiasmo viene spontaneo!

Per questa occasione abbiamo deciso, per quello che riguarda i miei interventi, di avere due diversi incontri: il primo sarà alle 12,30 nello stand Reference/Masotti dove farò sentire alcuni esempi di timbriche e sonorità differenti e presenterò un paio di brani del mio nuovo disco in uscita “Uranus and Gaia”. Il secondo sarà alle 15,40 in un palco fuori dal box Reference/Masotti e proporremo un’analisi strutturata ma anche piuttosto sintetica di tutti i passaggi di suono di un set up per chitarra elettrica considerando tutti i punti di cablaggio e l’apporto dei tutti gli elementi alla buona riuscita del suono.
La strumentazione che porterò consiste delle chitarre Molinelli, amplificazione Mezzabarba con testata e cassa M Zero, cablaggi Reference e una novità esclusiva per l’Italia in arrivo dalla casa Source Audio nel mondo dei pedalini per chitarra elettrica , il pedale delay Nemesys!

Quali sono le ingenuità più grosse che riscontri nei musicisti in erba nella gestione del loro suono?
Non vorrei sembrare troppo duro ma la prima ingenuità che riscontro è che non c’è la stessa bramosia nel cercare la propria identità sonora e a volte anche stilistica che c’era nel passato; io non dico di suonare girando le spalle al pubblico per non mostrare i lick come si faceva negli anni 70, ma un po’ più di attenzione non guasterebbe … credo in linea di massima che si tenda ad accontentarsi un po’ troppo in fretta e così la qualità di ciò che si propone decade facilmente.
Ciò che esce dal nostro amplificatore è la nostra voce ed è lì che bisogna porre attenzione, non sulle acrobazie o sulla velocità di un solo o sul numero di casse che mi porto al concerto … pochi elementi di qualità e mirati allo scopo fanno molto di più di una montagna di elementi buttati insieme a caso.
La componente più sottovalutata credo sia legata ai cablaggi e alla cura degli stessi cavi, seguono la corretta alimentazione della strumentazione e poi la scelta di ogni singolo elemento (nel caso delle pedaliere) e del percorso del segnale che si decide per il proprio setup.

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